Metodo di ricerca e maggiori fonti utilizzate

La redazione del presente Albo d’Oro dei Caduti modicani è stata possibile grazie alla disponibilità dei dati di partenza che sono stati estrapolati dall’Albo d’Oro dei Militari Caduti nella Guerra Nazionale 1915-1918 (da qualche anno consultabile anche online all’indirizzo www.cadutigrandeguerra.it). Essi consistono in:

cognome, nome e paternità;

data di nascita;

grado e reparto di appartenenza;

data, luogo generico e causa generica di morte;

eventuali decorazioni.

Determinante è stata inoltre la possibilità di potere consultare online gli atti dello Stato Civile del Comune di Modica. In particolare gli atti di morte e i relativi allegati disponibili sul sito www.familysearch.org e gli atti di nascita disponibili sul sito www.antenati.san.beniculturali.it.

dav

Per 675 Caduti su 810 è stato possibile consultare l’atto di morte al fine di determinare le circostanze e il luogo esatto del decesso e della prima sepoltura, se conosciuta. Per i rimanenti 135 Caduti per cui, ad oggi, non è stato possibile visionare l’atto di morte innanzitutto è stata accertata l’effettiva nascita a Modica mediante la consultazione degli atti di nascita. Successivamente, partendo dalla data di morte e dal reparto di appartenenza, le circostanze e il luogo esatto del decesso, ove possibile, sono stati desunti da varie fonti tra cui le maggiori sono state:

– i volumi della Relazione Ufficiale italiana dal titolo L’Esercito italiano nella Grande Guerra (1915-1918);

– i volumi dei riassunti storici dei reparti di fanteria e delle sue specialità (bersaglieri e alpini) dal titolo Riassunti storici dei Corpi e Comandi nella guerra 1915-1918;

– i fogli matricolari conservati presso il fondo Distretto militare dell’Archivio di Stato di Siracusa;

– le schede individuali conservate presso il fondo Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare (1915-1919) dell’Archivio di Stato di Bologna;

– la Banca dati dei Servizi Sanitari italiani nella Prima Guerra Mondiale consultabile sul sito www.sanitagrandeguerra.it.

            Nei casi di omonimia del cognome e della paternità ho consultato gli atti di nascita per verificare, tramite la maternità, se i Caduti fossero fratelli. E’ stato così possibile accertare che ben 37 coppie di fratelli modicani non tornarono più dai loro genitori e anche che una famiglia modicana perse 3 figli (i fratelli Antonino, Carmelo e Vincenzo Modica).

Per 361 Caduti su 810 ho potuto accertare con precisione dove si trova l’odierna sepoltura, mentre per altri 7 è stata individuata con buone probabilità. Ciò è stato possibile incrociando i dati dei Caduti (date, luoghi di morte e reparti) con quanto riportato negli elenchi e nei registri dei sacrari e dei cimiteri militari, in Italia e all’estero, in buona parte consultabili online. Di seguito i maggiori siti consultati per le sepolture:

www.cadutigrandeguerra.net

www.cimeetrincee.it

www.pietrigrandeguerra.it

www.gualdograndeguerra.com

www.montegrappa.org

www.ossariodelpasubio.it

www.tempiodellapace.it

www.pietredellamemoria.it

www.frontemacedone.com

Alcune sepolture sono state trovate sulla vecchia banca dati del Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra (Onorcaduti) che, fino all’inizio del 2020, era possibile consultare online sul sito del Ministero della Difesa. Oggi la banca dati è stata sostituita da una versione aggiornata, ma purtroppo, inspiegabilmente, non sono più riportate le sepolture.

Ho potuto inoltre trovare ben 136 Caduti modicani il cui cognome fu, ed è ancora oggi, riportato in modo errato sulla lapide o sulla croce della sepoltura attuale. Per esempio nel Sacrario di Redipuglia due Caduti modicani di cognome Iemmolo sono riportati come “Femmolo”; oppure il caso eclatante dei due fratelli Macauda, Giuseppe e Vincenzo, uno nel Sacrario di Fagarè della Battaglia riportato come “Macanda” e l’altro nel Sacrario di Asiago riportato come “Maganta”.

dav

I motivi di un numero così elevato di cognomi storpiati sono vari e di seguito riporto un paio di esempi. In molti casi il cognome venne scritto in modo errato già sull’atto di morte redatto dai reparti combattenti o dagli ospedali militari; conseguentemente venne così trascritto sulla tomba della prima sepoltura e in seguito, quando avvenne la traslazione nei grandi sacrari o nei cimiteri militari, venne così riportato anche sul loculo o sulla targa della sepoltura definitiva. Inoltre bisogna considerare che la citata traslazione nei sacrari e nei cimiteri militari avvenne per la maggior parte tra la fine degli anni ’20 e negli anni ’30, quindi molti anni dopo la fine della guerra, quando i piccoli cimiteri militari che si trovavano lungo tutta la linea del fronte vennero smantellati. Con il trascorrere degli anni i nomi riportati sulle tombe esposte alle intemperie, spesso scritti in corsivo e in modo non proprio indelebile, divennero difficili da leggere e gli addetti all’esumazione e alla sistemazione delle salme dovettero compiere una vera e propria opera di “decifrazione”, con le conseguenze facilmente immaginabili.

Infine un cenno ai decorati al valore militare: Modica ebbe 32 Caduti decorati. In particolare due ricevettero 2 medaglie d’argento e 1 medaglia di bronzo ciascuno; uno ricevette 2 medaglie d’argento e 1 croce di guerra al valor militare; tre ricevettero 2 medaglie d’argento ciascuno; tredici furono decorati con 1 medaglia d’argento; tredici furono decorati con 1 medaglia di bronzo. Le motivazioni delle concessioni delle decorazioni sono consultabili online sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro al seguente indirizzo: http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org.            

Le ricerche sui Caduti modicani della Grande Guerra non si fermeranno qui: l’elenco sarà aggiornato man mano che saranno reperite ulteriori notizie, con l’intento di mantenere viva il più a lungo possibile la memoria di tutti quei figli e padri di famiglia che furono travolti da quel conflitto e da cui, spesso dopo sofferenze per noi inimmaginabili, non fecero mai più ritorno.