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Le ricerche e la stesura dell’Albo d’Oro dei Caduti modicani della Grande Guerra 1915-1918 nascono dal desiderio di donare alla città di Modica un elenco, quanto più completo possibile, dei suoi numerosi figli che parteciparono a quel conflitto e da cui purtroppo non fecero più ritorno. L’intento è quello di colmare una lacuna poiché il monumento ai Caduti della città in Piazza Principe di Napoli, recentemente restaurato, non riporta scolpito l’elenco dei nomi, diversamente da quanto accade per gran parte dei monumenti degli altri comuni italiani.

A onor del vero a Modica nel 1923 venne pubblicato, a cura del Comune, un “Libro d’Oro” dei Caduti modicani (di cui una copia oggi è conservata presso la sezione di Modica dell’Archivio di Stato di Ragusa, fondo Biblioteca De Leva): lavoro pregevolissimo, che è stato di grande supporto per la stesura del presente elenco ma che, per via dei limitati documenti disponibili e consultabili all’epoca, risulta incompleto e non scevro di errori (come per esempio Caduti riportati due volte). Basti dire che sul Libro d’Oro risultano in elenco 613 Caduti più 40 Dispersi, per un totale di 653 unità, mentre in realtà ad oggi risultano essere complessivamente 810, con una differenza di ben 157 unità.

Tale differenza è dovuta a vari motivi e a titolo di esempio ne riporto alcuni tra i più determinanti. Innanzitutto il Libro d’Oro venne redatto consultando gli atti di morte inviati al Comune di Modica dalle autorità militari e civili dei luoghi in cui avvennero i decessi e che furono annotati nei registri dello Stato Civile, ma 47 atti di morte arrivarono a Modica dopo il 1923, per cui non vennero inseriti. Per altri Caduti invece l’atto di morte venne inviato in altri comuni, dove prima della guerra gli stessi avevano spostato la residenza. Infine è da considerare l’alto numero dei dispersi: Modica ebbe complessivamente 139 Dispersi in battaglia e 13 Scomparsi e per 93 di loro non venne mai emesso un atto di morte, né una sentenza di morte presunta da parte del Tribunale civile, per cui la loro morte non venne mai annotata sui registri dello Stato Civile.

Fonti di partenza principali per la stesura dell’odierno Albo d’Oro dei Caduti modicani sono stati i dati estrapolati dall’Albo d’Oro nazionale che sono stati gentilmente concessi dall’ISTORECO (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea) di Reggio Emilia e dall’Associazione Storica Cimeetrincee di Venezia. Composto da 28 volumi, l’Albo d’Oro dei Militari Caduti nella Guerra Nazionale 1915-1918 fu pubblicato in più riprese tra il 1926 e il 1964 a cura dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e i dati relativi ai Caduti modicani si trovano nel XXII volume, pubblicato nel 1940.

            Sull’Albo d’Oro nazionale – che contiene 529.025 militari italiani che morirono per cause di guerra (in combattimento, in prigionia, per ferite, malattia e infortuni) tra il 24 maggio 1915 e il 20 ottobre 1920, giorno in cui venne pubblicato il trattato di pace – risultano 799 Caduti nati a Modica. Tuttavia anche l’Albo nazionale contiene degli errori e tale numero deve essere ridotto di 2 unità poiché un Caduto (Impoco Gaetano) venne riportato come nato a Modica, ma in realtà nacque a Vittoria; mentre un altro nominativo (Ricca Rosario deceduto in prigionia) è risultato essere inesistente in quanto scaturente dall’erronea unione dei dati anagrafici di altri due Caduti (Ricca Rosario morto in combattimento e Rizza Rosario deceduto in prigionia). Il numero corretto dei Caduti nati a Modica presenti nell’Albo d’Oro nazionale è dunque di 797 e se a questi si aggiungono altri 13 nominativi trovati durante le ricerche e che, per svariati motivi, all’epoca non furono inseriti, si giunge al numero già citato di 810 Caduti totali.

Il fatto che 13 Caduti modicani non vennero inseriti nell’Albo d’Oro nazionale non deve meravigliare: si tenga presente infatti che, secondo le tesi storiche più accreditate, il totale dei Caduti italiani della Grande Guerra superò le 600.000 unità (alcuni studi arrivano a sostenere anche fino a 650.000), a fronte dei soli 529.025 nominativi che furono inseriti nell’Albo. Quindi in teoria, a livello nazionale, per molteplici motivi da approfondire, oltre 70.975 Caduti non vennero registrati.

Dei 13 Caduti sopra citati voglio citarne uno in particolare, la cui drammatica storia è venuta alla luce proprio durante le ricerche per la redazione del presente elenco. Si tratta del soldato Giuseppe Cerruto, che venne fucilato il 28 maggio 1916 durante la decimazione che vide coinvolto il 141° Reggimento fanteria della Brigata Catanzaro sull’Altipiano di Asiago. In quanto “fucilato” il soldato Cerruto non venne inserito nell’Albo d’Oro nazionale, ma essere fucilato per decimazione voleva dire essere sorteggiato uno ogni dieci per punire un determinato reparto che non si era comportato bene in battaglia. Pertanto l’eventuale colpevolezza di Giuseppe Cerruto non fu mai accertata con precisione, rimanendo vittima di un metodo che venne ufficialmente riconosciuto dalla Commissione d’inchiesta su Caporetto come un “provvedimento selvaggio, che nulla può giustificare”. Per questo motivo ho deciso di inserirlo nell’Albo d’Oro dei Caduti modicani. Per chi volesse approfondire la sua storia rimando al mio articolo dal titolo “Grande Guerra. La storia di Giuseppe Cerruto, fucilato per decimazione” pubblicato sul blog www.giornidistoria.net.

a cura di Fabrizio Corso in collaborazione con: